FLY EXPERIENCE
Simulatore di caduta libera nel vuoto – Grugliasco (To). 2012-2014


Progettazione preliminare, esecutiva e D.L.

Il simulatore di caduta libera nel vuoto, primo edificio nel suo genere in Italia, è un impianto che ha lo scopo di ricreare in un ambiente chiuso, detto camera di volo, un flusso d’aria continuo a velocità modulabile, dal basso verso l’alto, in grado di simulare l’attrito con l’aria del corpo umano in situazione appunto di caduta libera nel vuoto. Per la disciplina del paracadutismo il simulatore è utilizzato abitualmente nella didattica di apprendimento per ottimizzare al massimo i tempi di allenamento e perfezionamento in sostituzione dei lanci dall’aeroplano. L'impianto è aperto al pubblico e praticabile da tutti. Il simulatore in oggetto sorge in prossimità del centro commerciale “Le Gru” di Grugliasco; l’edificio intende inserirsi nel contesto come elemento di discontinuità al fine di caratterizzare il luogo in cui sorge grazie ad un’architettura costituita da volumi netti e di immediata leggibilità. Il progetto consiste principalmente nell’elaborazione dell’involucro dell’impianto tecnologico composto da voluminosi condotti d’aria e potenti ventole di ricircolo, nonché nella soluzione dei problemi di distribuzione, dimensionamento e disposizione delle funzioni accessorie all’impianto: ingressi, spazi di accoglienza, sala briefing, spogliatoi, locali riservati alle squadre dei paracadutisti, uffici del personale, servizi e locali tecnici. Le scelte progettuali intendono assicurare un’elevata permeabilità fisica e visiva degli spazi interni dell’edificio per porre in evidenza, anche all’esterno, il vero “cuore” dell’intervento costituito dalla camera di volo interamente vetrata. A tale scopo le facciate nord e sud dell’edificio, per i primi due piani in cui si trovano le funzioni principali, sono state risolte con ampie vetrate trasparenti.

Una disposizione di tipo concentrica, rispetto al baricentro costituito dalla camera di volo, è stata adottata per la definizione degli spazi destinati alle funzioni accessorie che si trovano in bassi volumi geometrici posti esternamente all’impronta dell’impianto tecnologico principale, liberando così le superfici interne per garantirne la massima permeabilità e flessibilità di utilizzo. L’edificio sfrutta la lieve pendenza della collina artificiale cui è addossato per consentire il facile accesso del pubblico attraverso due ingressi presenti sui due fronti principali e contrapposti. I materiali scelti per le finiture esterne assolvono al compito di “smaterializzare” gli imponenti volumi della struttura e sono stati individuati anche in base al loro costo contenuto, allo scopo di limitare l'incidenza delle opere edili sull'ammontare complessivo dell'opera già gravato da elevati costi impiantistici . La struttura portante è realizzata, per le fondazioni e gli interrati, in c.a. gettato in opera e in travi e pilastri prefabbricati in c.a. per le parti fuori terra con tamponamenti in pannelli prefabbricati di cemento per garantire il necessario isolamento acustico verso l'esterno della struttura. I tamponamenti dei volumi accessori del fabbricato e del basamento sono realizzati con muratura in blocchetti di cls disposti a concatenamento gotico con teste arretrate; in alcune porzioni le teste dei blocchetti sono sostituite da elementi di vetro-cemento per consentire il passaggio della luce verso i locali interni. La faccia interna delle pareti di tamponamento è realizzata con lastre di policarbonato alveolare ad elevato potere termoisolante e con caratteristiche di traslucenza per consentire il passaggio della luce attraverso il vetrocemento inserito nelle pareti esterne. Un grande schermo led-wall sovrasterà la vetrata del fronte rivolto a nord, a scopo divulgativo e pubblicitario dell'attività svolta. La parte alta dell’edificio è rivestita in lastre di policarbonato alveolare riflettente allo scopo di riprodurre le condizioni atmosferiche e i colori del cielo, limitando così l’impatto visivo del fabbricato. Un edificio di colore e tonalità mutevoli, cangianti con l’avvicendarsi delle stagioni e delle condizioni climatiche. Il rivestimento esterno riflettente riproduce porzioni di cielo; una scelta progettuale che rappresenta la metafora formale della funzione per cui il simulatore è stato costruito.