PALAZZO MARCONI – C.so Marconi 2, Torino – 2005-2008

Fabbricato residenziale a 6/7 piani con attività commerciali al piano terra e autorimessa interrata a due piani.

Progetto preliminare, esecutivo e D.L.

Il progetto architettonico interpreta in chiave contemporanea la tipologia del palazzo signorile ottocentesco, è caratterizzato dal disegno lineare e modulare delle facciate, da ampi spazi comuni di rappresentanza, da alti serramenti con scuri ad ante scorrevoli, da maggiori altezze interne di piano. L’ altezza interna dei locali destinati ad abitazione è di 3,20 metri con serramenti esterni alti 2,80 allo scopo di ottenere un confronto più equilibrato con il prospetto dell’edificio storico esistente su largo Marconi al quale il nuovo fabbricato sorge in aderenza. Il confronto con gli edifici ottocenteschi ed il tema del completamento dell’esedra di Largo Marconi hanno guidato la composizione architettonica. La dimensione e la partizione delle aperture riprende il ritmo delle finestre dell’edificio storico di largo Marconi, assumendo la tipica disposizione a scacchiera con l’alternanza tra elementi costituiti da balcone con porta-finestra e finestre semplici.

L’altezza del fronte rispetta quella della linea di gronda del fabbricato storico adiacente; il piano soprastante è arretrato e presenta una copertura a falde avente la medesima inclinazione del tetto dell’edificio storico con il quale si pone in continuità fino alla linea di colmo. La caratteristica forma semicircolare dell’esedra di Largo Marconi viene enfatizzata attraverso il prolungamento del fronte curvo grazie ad un bow-window posto a sbalzo sull’angolo con via Nizza.
Lo sbalzo del bow-window rispetto alla zoccolatura, costituita dall’ alto piano terreno rivestito in pietra serena, viene accentuato attraverso la smussatura arrotondata di quest’ultimo in corrispondenza dell’angolo dove, protetto dalla sporgenza del bow-window ai piani superiori, si trova l’accesso all’atrio principale dell’edificio. Il prospetto su via Nizza è allineato al filo strada per i primi tre piani. I piani superiori sono arretrati, rivestiti in doghe di legno tinta noce e risultano “sfondati” rispetto ai terrazzi che diminuiscono in profondità ad ogni piano. Questa soluzione riduce l’incombenza dell’edificio sulla via Nizza e conferisce maggior consistenza ai primi tre piani che si confrontano con la manica intonacata a tre piani dell’edificio storico di S.Salvario, sul lato opposto di via Nizza, riprendendone l’altezza e la massa muraria.